Az. Agr. San Gregorio in Sabina

L'analisi sensoriale del nostro olio

Premessa
Come per il vino, l'analisi organolettica dell'olio si suddivide in tre fasi: visiva, olfattiva e gustativa.
Attraverso l'esame visivo si possono apprezzare caratteri come densita', limpidezza e colore.
In realta' l'esame visivo non ha un ruolo fondamentale ai fini della valutazione delle qualita' dell'olio ed infatti non viene quasi mai presa in considerazione.
Con l'esame olfattivo, invece, si percepiscono l'intensita' di profumi e le caratteristiche legate alla singola cultivar, con sentori che possono spaziare dai toni fruttati a vegetali, floreali, fino a note speziate e piu' complesse.
L'esame gustativo, invece, permette di descrivere la struttura, l'intensita' del sapore ed ulteriori riconoscimenti.
Le considerazioni finali, fondamentali per l'abbinamento, riguardano l'equilibrio, il finale di bocca e lo stato evolutivo.
L'equilibrio, come per il vino, e' dato dal bilanciamento tra le parti dure (determinate tra le altre dalle sensazioni piacevoli amare e piccanti) e quelle morbide, ed e' molto importante valutare l'eventuale presenza di squilibri verso note dure o morbide ai fini dell'abbinamento piu' corretto del cibo.

Il nostro olio
L'Olio Extra Vergine di Oliva San Gregorio ha un carattere deciso ed intenso.
Durante l'esame olfattivo emergono note vegetali che ricordano le foglie di carciofo, il cardo, il pomodoro e l'oliva verde seguita da un lieve tono fruttato di mele, mandorle e noci; retrolfatto garbatamente amaro-piccante.
Al gusto si colgono ancora intensi sentori vegetali ma anche speziati di erbe aromatiche.
L'Olio San Gregorio ha un buon equilibrio tra parti dure e morbide, questo lo rende armonico e molto gradevole all'assaggio.

Consigli sugli abbinamenti
Puo' accompagnare zuppe di farro, cereali e legumi, primi piatti della tradizionale cucina Romanesca, carni rosse e bianche alla brace, pesce al forno, e verdure grigliate.
Da provare sul risotto alla zucca e cacciagione in salmi'.



La Natura influenza ogni essere vivente

Naturalmente l'intensita' delle caratteristiche dell'olio puo' subire variazioni di anno in anno, variazioni dovute a fattori esterni come il clima, elemento fondamentale che influisce sempre sul ciclo vitale delle piante.
Ogni annata sara' regolata e determinata dall'andamento delle stagioni, dall'intensita' e dalla frequenza delle piogge.
Il carattere dell'olio pero', come un'impronta digitale, non muta: e' determinato dalle cultivar che compongono l'oliveto, dal tipo di terreno e dal tipo di piante che crescono vicino all'oliveto: queste ultime, infatti, possono influenzare le caratteristiche organolettiche del prodotto in questione.
Le suddette proprieta' organolettiche non devono stupire vista la vicinanza del nostro oliveto ad una carciofaia, ad un piccolo frutteto e ad un orto...